NOI UTENTI E FAMILIARI PRONTI PER UNA RIVOLUZIONE DOLCE…VERSO LE PRATICHE DEL FAREASSIEME

Il sogno di una rivoluzione che si ispira ad un principio: fare in modo che anche utenti e familiari abbiano voce e ruolo e siano coinvolti nelle decisioni che contano. Un principio semplice, ma non scontato. Nell’Italia della salute mentale che viaggia a velocità diverse, ci sono realtà dove le persone che soffrono di disturbi psichici e le loro famiglie sono abbandonate e inascoltate. L’approccio tradizionale presente nei Servizi sanitari –compresi quelli di salute mentale- poggia sul sapere dei professionisti.
Essi lo usano per curare al meglio i propri pazienti ai quali trasmettono didatticamente i farmaci da prendere e le abitudini di vita che è opportuno adottare. È il tradizionale approccio medico che vede il sapere calato dall’alto verso il basso, ovvero dal medico al paziente, in un contesto relazionale chiaramente asimmetrico.
Nella dolce rivoluzione del fareassieme, invece, il sapere si estende…sia ben chiaro, il sapere del professionista rimane presente e riconosciuto, ma a questo, si deve aggiungere il sapere esperienziale dell’utente e del familiare, frutto della convivenza con la malattia di cui quest’ultimi diventano inevitabilmente “esperti”.
La valorizzazione dei saperi e le relazioni paritarie diventano un laboratorio straordinario per costruire percorsi di cura condivisi, dove i risultati sono migliori, a costi minori e a vantaggio di tutti: utenti, familiari e operatori.

Mimmo Fazioli

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